La serata si svolgerà dalle ore 20:00 presso il centro culturale "La Foglia e il Vento" di Soave. Ingresso dal parco giochi Foro Boario.
Tema della serata: la maschera.
Sul volto dell'altra, tra le tue dita, libera la fantasia!
Vestitevi comode e portate i trucchi che avete: vi aspettiamo fantasiose!
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Nel frattempo ci siamo divertite a fare delle piccole ricerche sul tema della maschera. Ecco quello che abbiamo trovato:
Alcuni studiosi hanno suggerito una derivazione dell'etimo dalla locuzione araba maschara o mascharat, buffonata, burla, derivante dal verbo sachira, deridere, burlare, importata nel linguaggio medievale.
Maschere funerarie utilizzate nella civiltà egizia avevano lo scopo di fissare e trattenere l’anima.
Maschere teatrali fungevano da amplificazione del carattere del personaggio, fissità e ieraticità sottolineavano i tratti del personaggio, e indossarla equivaleva ad identificarsi con questo.
In Oriente è facile trovare vicino alle porte delle abitazioni mostruose maschere che hanno lo scopo di allontanare tutto ciò che viene considerato negativo, mentre elaborati riti e danze mascherate aiutano la persona a prendere possesso dell’energia che la maschera rappresenta.
Il greco “prosopon” ed il latino “persona-ae” che designano la maschera dell’attore hanno dato origine al termine persona è principalmente un oggetto usato per celare la propria identità, per esempio durante feste in maschera o a Carnevale e permette di mostrare un lato della propria personalità. La Persona (dalla parola latina che indica la maschera teatrale) può essere considerata come l'aspetto pubblico che ogni persona mostra di sé, come un individuo appare nella società, nel rispetto di regole e convenzioni. Rispecchia ciò che ognuno di noi vuol rendere noto agli altri, ma non coincide necessariamente con ciò che realmente si è.
Il sogno è la realizzazione (maschera) di un desiderio (rimosso).
E “persona” è il termine che Jung adotterà per indicare la “maschera” che l’individuo assume nelle relazioni e nel rapporto con ciò che lo circonda. Secondo Jung ciò non è da intendersi come falsità o manipolazione, ma come identificazione con alcuni aspetti che prendono il sopravvento e come scarsa consapevolezza di ciò che fa parte della propria interiorità e che va al di là del ruolo sociale.
Maschera è il diaframma che restringendo il focus copre il volto della persona, ma ne rivela altre qualità in un’operazione di riaffioramento e svelamento di aspetti sepolti della psiche. L’aspetto dionisiaco o demoniaco rinnegato ha la possibilità di emergere e di trovare uno spazio ed un accettazione corale.
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